1. Chiediamo ai dipartimenti cantonali dell'istruzione di introdurre classi di integrazione per gli stranieri.
La classe di integrazione servirà a promuovere l'adattamento linguistico e culturale.
Le discipline culturali e artistiche saranno insegnate in comune in classi non integrate.
2. Chiediamo che il Parlamento introduca il diritto di voto e di elezione per gli stranieri con permesso di domicilio C.
3. Chiediamo al Consiglio federale di non limitare la quota degli stranieri a una percentuale della popolazione svizzera. Nessun motivo potrebbe giustificare un modo di procedere così disumano.
L'adattamento alla vita quotidiana svizzera per i bambini e i giovani stranieri deve essere agevolato, in quanto la tolleranza e l'integrazione sono possibili soltanto tramite la comunicazione tra culture diverse.
Anche gli stranieri con un permesso C pagano le tasse, lavorano come noi; sono nella maggior parte dei casi pienamente integrati e sono interessati al benessere della Svizzera. Si decide anche del loro futuro.
Una limitazione, attraverso una percentuale o una cifra, non è realistica poichè ogni caso è diverso e esige una decisione specifica.
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