Alternative a sostegno dell’iniziativa sulla moratoria in materia di voto elettronico

2019
Formulario d‘immissione: Statement
Destinatario: Assemblea federale

Approvato 160 9


Tema: E- Government e E-voting

Contenuto:

La sessione dei giovani sostiene la moratoria sul voto elettronico per motivi di costo, sicurezza e garanzia dell’anonimato e di fiducia nei confronti della democrazia. Per il voto elettronico in futuro, desideriamo colmare le attuali lacune attraverso le misure seguenti:
- Gli investimenti finanziari destinati allo sviluppo del voto elettronico devono essere attribuiti alla promozione dell’educazione civica nei giovani, attraverso per esempio delle giornate tematiche, degli incontri con eletti/esperti, l’organizzazione di dibattiti o il sostegno dei parlamenti dei giovani.

- L’organizzazione del voto all’urna o per corrispondenza direttamente dalle ambasciate per gli Svizzeri all’estero.
- Mandato di ricerca presso le università attraverso fondi provenienti dalla commissione per la tecnologia e l’innovazione nonché del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica al fine di risolvere tutte le problematiche legate al voto elettronico.


Motivazione:

Introduzione: Dal 2003 a maggio 2019 il Cantone di Ginevra ha offerta ai suoi cittadini e cittadine la possibilità di votare per via elettronica. Non beneficiando del sostegno finanziario della Confederazione, ha deciso di sospendere l’operazione. Parallelamente, la Posta ha sviluppato un progetto simile che ha rivelato lacune di sicurezza durante un test di hacking pubblico. In questo contesto, un comitato composto da parlamentari di diversi orizzonti politici e da esperti di sicurezza informatica, ha lanciato un’iniziativa per chiedere una moratoria federale sull’utilizzo del voto elettronico- I fautori di tale tecnologia la presentano come un’opportunità e una necessità per le persone con handicap, per gli Svizzeri all’estero e per la popolazione in generale. I suoi avversari, invece, vogliono garantire una sicurezza per la democrazia che sarebbe altrimenti pregiudicata a causa della vulnerabilità del sistema. Spiegazione: Sosteniamo il comitato d’iniziativa sulla moratoria sui punti seguenti. Innanzitutto l’istituzione, la manutenzione e le conseguenze di una défaillance di un tale sistema genererebbe costi considerevoli. Poi, in base alle stime di numerosi esperti, i sistemi attuali non sono abbastanza affidabili, come l’hanno dimostrato i recenti test della Posta o gli attacchi simulati dal Chaos Computer Club su u in sistema simile alla piattaforma del voto elettronico di Ginevra. In terzo luogo, sarebbe complicato far collimare l’esigenza di sicurezza con il principio dell’anonimato del voto. In ultimo luogo, la fiducia della popolazione nei confronti della democrazia verrebbe minata da eventuali défaillance del sistema tecnico. Desideriamo però proporre delle misure alternative per garantire una democrazia inclusiva e permettere ad ogni cittadino/a svizzero/a di esprimersi sulle proprie decisioni politiche, limitando i pericoli che presenta il voto elettronico:

  • Gli investimenti finanziari destinati allo sviluppo del voto elettronico devono essere attribuiti alla promozione dell’educazione civica nei giovani, attraverso per esempio delle giornate tematiche, degli incontri con eletti/esperti, l’organizzazione di dibattiti o il sostegno dei parlamenti dei giovani.
  • L’organizzazione del voto all’urna o per corrispondenza direttamente dalle ambasciate per gli Svizzeri all’estero.
  • Lo Stato deve incaricare le università di effettuare ricerche grazie a fondi provenienti dalla commissione per la tecnologia e l’innovazione nonché del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica al fine di risolvere tutte le problematiche legate al voto elettronico.

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